Caratteristiche e differenze tra reti locali, reti metropolitane e reti geografiche:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1a/Cap1a.html#Reti_locali

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1a/Cap1a.html#Reti_metropolitane

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1a/Cap1a.html#Reti_geografiche

 

Definisci la struttura di un indirizzo Web:
L’indirizzo (detto URL, acronimo di Uniform Resource Locator) è costituito da tre parti:
il protocollo, il nome del server e a volte il percorso e il nome del file.
La prima parte dell’indirizzo indica il nome del protocollo, che specifica il metodo di  condivisione delle informazioni utilizzato per spostare quella particolare risorsa Internet.
Il protocollo è rappresentato da http://, nei nostri esempi di connessione.
La seconda contiene il nome di dominio del server, che denomina il server sul quale sono  memorizzate le risorse Internet che si desiderano recuperare.
Per convenienza la prima  parte del dominio dei server Web utilizza l’abbreviazione del World Wide Web, ossia  WWW.
La seconda parte del nome di dominio identifica la società o l’organizzazione, mentre  l’ultima parte specifica il tipo di dominio.
Un esempio è www.tin.it .
La parte .it del nome di dominio specifica il tipo di dominio e serve a descrivere il tipo di  organizzazione che ha pubblicato la pagina o il sito Web.
.com  Organizzazione commerciale http://www.Microsoft.com
.edu  Istituzione educativa  http://www.havard.edu
.gov  agenzia governativa statunitense http://www.fbi.gov
.mil  Organizzazione militare statunitense http://www.af.mil
.net Provider di rete http://www.pacificnet.net
.org Organizzazione che non rientra in nessuno dei tipi di dominio standard,
spesso è un organizzazione senza scopo di lucro.
http://www.greenpeace.org
I paesi diversi dagli USA utilizzano le proprie abbreviazioni di dominio e abbreviazioni di  nazione.
.it (Italia) www.libero.it è il sito del portale del gruppo Infostrada
.uk (United Kingdom) www.bbc.co.uk è il sito della BBC
.fr (Francia) www.louver.fr è il sito del Louvre
.jp (Giappone) www.tse.or.jp è il sito della borsa di Tokyo.
.de (Germania) www.goethe.de è il sito del Goethe Institut
.es (Spagna) www.cervantes.es è il sito dell’Istituto Cervantes.
L’ultima parte dell’indirizzo fornisce il percorso della risorsa Internet a cui si desidera  accedere. Esso inizia con il carattere barra trasversale (/), seguito dai nomi delle cartelle e
delle eventuali sottocartelle e poi in genere dal nome del file in html.
Per fare un esempio, l’URL http://www.repubblica.it/online/tecnologie_Internet/tecnologie_Internet.htm indica che
il file tecnologie_Internet.htm è localizzato nella cartella tecnologie_Internet, che a sua  volta si trova nella cartella online, situata nella directory principale del sito  www.repubblica.it.
Definizione del termine informatico “cookie”:

Un cookie è un messaggio che viene dato ad un Web Server da un Web Browser:

il browser immagazzina il messaggio in un file di testo. Il messaggio viene poi inviato al  server ogni volta che il browser richiede una pagina dal server stesso.
Lo scopo principale dei cookies è quello di identificare gli utenti e, possibilmente,  presentare loro delle pagine Web personalizzate quando essi si connettono ad un Sito
Web.

Quando si entra in un Sito Web che usa i cookies, potrebbe essere richiesto di  inserire dei dati in un modulo – ad esempio il proprio nome o i propri interessi. Questa  informazione è memorizzata in un cookie e inviata al proprio Web Browser il quale la mantiene per utilizzi futuri. La volta successiva nella quale si accede allo stesso Sito Web,  il browser riconoscerà detto Sito e invierà il cookie che aveva salvato al server di quel Sito.
Il Server quindi è ora in grado di presentare delle pagine personalizzate: ad esempio, al  posto di vedere una pagina generale con un messaggio di benvenuto, si potrebbe vedere la
stessa pagina di benvenuto con il proprio nome scritto dentro di essa.
Il nome cookie deriva da degli oggetti UNIX chiamati “magic cookies”: sono dei “gettoni”  che seguono un certo utente o un certo programma e si aggiornano in funzione delle aree
in cui entra l’utente o il programma.

Definizione di “certificato digitale”:

I certificati digitali sono l’elemento chiave di tutte le moderne tecnologie informatiche  riguardanti la sicurezza.
Il problema di internet è che non si può mai con certezza sapere con chi si sta parlando, a  chi si stanno inviando informazioni, ecc… Internet è totalmente anonima, almeno dal
punto di vista degli utenti finali, sebbene è necessario ricordare che le autorità competenti  hanno comunque i mezzi per identificare con certezza utenti che nella rete commettono
degli illeciti.
Il problema della sicurezza riguarda tutte le informazioni (email, pagine web) che  viaggiano su Internet, comprese tutte quelle riguardanti il commercio elettronico o
strettamente collegate ad applicazioni economiche: c’è la necessità di sapere con certezza che l’interlocutore con il quale si sta conversando è effettivamente chi dice di essere, per
esempio la propria banca, e non qualcun altro che potrebbe in questo modo accedere a  nostre informazioni riservate, per esempio il proprio conto corrente bancario.
I certificati digitali assolvono brillantemente questo compito: una autorità di certificazione  al di sopra delle parti rilascia dei veri e propri certificati a chi ne fa richiesta, dopo averne
seriamente attestato l’identità. E’ possibile perciò presentare un certificato al proprio  interlocutore e questi, fidandosi dell’autorità di certificazione che lo ha emesso, controlla
che sia effettivamente valido e così può essere sicuro dell’identità della persona con cui sta  dialogando o scambiando informazioni.

Definizione di crittografia e i suoi utilizzi:

La crittografia, è la scienza che si occupa di rendere incomprensibile un messaggio a  chiunque non sia in possesso della relativa chiave di accesso. A prima vista si potrebbe
pensare che soltanto spie, criminali e agenti segreti possano avere bisogno di un codice  segreto per comunicare;in realtà la crittografia è una risorsa preziosa, pressoché
indispensabile a chiunque desideri tutelare la propria riservatezza.
I Computer, infatti, sono fatti per accedere facilmente alle informazioni, non per  nasconderle. Spesso sui nostri Computer sono presenti dei dati confidenziali di vario
genere, (password, documenti personali,fotografie, ecc…), che sono memorizzati sul disco  fisso.Poiché in genere non si utilizza alcun tipo di protezione,questi dati possono essere
facilmente visualizzati da chiunque abbia accesso al computer, familiari e non.
Il problema di proteggere i nostri dati personali è cresciuto con la diffusione capillare di  Internet. Oggi infatti, immense quantità di dati personali viaggiano attraverso la Rete ed i
sistemi adottati per difenderli sono spesso insufficienti. Quando un dato viaggia attraverso il Web, questo prima d’arrivare a destinazione attraversa spesso più Server e durante
questo transito può essere letto da chiunque abbia un po’ di dimestichezza nel settore.
Per esempio quando inviamo un e-mail succede che il Server, che smista la nostra posta,  memorizza la nostra e-mail che può così essere letta in ogni momento dall’amministratore
del sistema.
L’unica maniera seria per tutelarsi è quella di usare qualche forma di crittografia, che  trasformerà i nostri dati in una accozzaglia di simboli illeggibili per chiunque non
dispongo della chiave d’accesso.
Esistono diversi livelli di sicurezza, e codici apparentemente a prova di decifrazione, che  possono rivelarsi un libro aperto per un esperto crittografo. Questo vale in particolare ai
giorni nostri. Oggi infatti, la potenza di calcolo dei Computer è sempre maggiore, quindi è  importante che l’algoritmo di crittografia utilizzato, sia robusto, cioè che nessun
Computer, per quanto potente sia, riesca a decifrarlo in tempi umani.
Oggi è considerato robusto un algoritmo con chiave superiore a 56 BIT.

Definizione di URL (Uniform Resource Locator): (Domanda simile a “Definisci la struttura di un indirizzo Web:”)

Un URL (Uniform Resource Locator) è lo standard valido in tutto il mondo quale descrizione dettagliata di una pagine Web. Serve per comunicare con un server di rete e
passargli indirizzi per raggiungere una pagina Web.
Un URL quale http://www.dsi.unive.it/studenti/antares/dizionario/U.html specifica: il  protocollo da usare o il tipo di risorsa http, gopher, telnet, ftp, usenet il nome del server
www.unive il percorso pathname del documento studenti/antares il nome del documento  U.html

Differenze tra reti broadcast e reti punto a punto:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1a/Cap1a.html#Tecnologia

Funzionamento del D.N.S.:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap7a/Cap7a.html#DNS

Funzionamento della posta elettronica:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap7a/Cap7a.html#Posta_elettronica

Scopi e struttura del modello OSI:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1c/Cap1c.html#OSI

Spiega le differenze tra Internet e World Wide Web (WWW):

E’ essenziale comprendere che il World Wide Web NON E’ sinonimo di Internet
Molte persone usano, infatti, i termini Internet e World Wide Web (The Web)  intercambiabilmente ma i due termini non sono sinonimi.
Internet è una imponente rete di reti, una infrastruttura di reti interconnesse: connette  milioni di computer tra loro, globalmente, creando una rete in cui ogni computer può  comunicare con un altro computer sino a che entrambi rimangono connessi ad Internet. Le informazioni che viaggiano su Internet sono codificate in una varietà di linguaggi chiamati  protocolli.
Il World Wide Web (o semplicemente il Web) è un modo di accedere alle informazioni su  di un mezzo chiamato, per l’appunto, Internet.

E’ un modello di condivisione delle informazioni che è costruito sulla sommità di Internet.

Il Web usa il protocollo HTTP, che è uno solo dei linguaggi parlati su Internet, per  trasmettere i dati. I servizi Web usano il Web per condividere le informazioni: tali servizi  usano HTTP per permettere alle applicazioni di comunicare; il Web, inoltre, utilizza dei browser, quali Internet Explorer o Netscape Navigator, per accedere ai documenti Web  chiamati “pagine Web”, collegate le une alle altre per mezzo di hyperlink. I documenti  Web, come abbiamo detto, contengono grafica, suoni, testo e video: a volte vengono detti  anche ipertesti multimediali.
Il Web è solo uno dei modi in cui l’informazione può essere disseminata su Internet:  Internet (e non il Web!) è utilizzato per le e-mail, Usenet, FTP e tutti quei servizi già
descritti nei punti precedenti.
Il Web, quindi, è solo una porzione di Internet che, per quanto grossa possa essere, è  nettamente distinta da Internet e quindi NON DEVE MAI ESSERE confusa con esso.

Tipologie di “architetture di rete”:

http://www.disi.unige.it/person/ReggioG/RETI01WWW/LEZIONI/Appunti1/Cap1b/Cap1b.html#Architettura